Il CFC incontra Francesco Cito
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- Pubblicato Domenica, 05 Ottobre 2014 22:42
- Scritto da Gian Michele Brandi
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Il primo ottobre 2014 il CFC ha avuto il grande piacere di incontrare Francesco Cito, uno dei più grandi o forse oggi il miglior fotogiornalista italiano. L'incontro è stato eccezionalmente organizzato in esterna, nel piazzale antistante la sede del circolo, nella giustificata previsione di dover accogliere un numero notevole di amici appassionati oltre che i soci del CFC. La serata ha regalato momenti di riflessione profonda suscitata dalla visione di scatti emozionanti.
L'emozione poteva nascere dalla drammatica crudeltà della guerra in Libano o in Afghanistan così come dalla guerra, più intima e silenziosa, che si combatte nelle famiglie colpite dalla sfortuna di avere a che fare con il dramma del coma. Dalla sofferenza però si passa all'ironia dei matrimoni napoletani, immagini queste ultime che muovono ora un sorriso divertito ora uno di più ponderata riflessione su usanze "altre" rispetto alle nostre. Un omaggio fotografico, poi, alla Sardegna, terra che Cito ha inserito con entusiasmo nel suo percorso professionale fotografico. Francesco Cito racconta con naturalezza dei suoi viaggi "estremi", viaggi nei quali è venuto a contatto con la morte, col sangue, con teste mozzate mostrate a trofeo, cosa lo ha protetto da tanto orrore? "La macchina fotografica" dice, il puro e innato istinto di dover fare cronaca, di dover divulgare, far conoscere i fatti, poi nella vita senza fotocamera ammette: "svengo se vedo una goccia di sangue su un dito". Un Cito sornione, ironico, a tratti sorridente, consapevole del suo valore, della sua grande esperienza, e spinto dalla passione che alimenta con numerosi progetti in cantiere. Del suo percorso professionale e delle collaborazioni con i più importanti giornali e riviste italiane ed estere rimandiamo alle innumerevoli fonti presenti in rete. A noi rimane il ricordo e la soddisfazione per una bellissima serata a contatto con la fotografia ai massimi livelli e con un mondo affascinante, quello del fotogiornalismo d'azione sul campo, che negli ultimi anni sta inevitabilmente facendo i conti, in positivo o meno, con un modo di fare notizia che è sempre più basato sulla velocità e sul sensazionalismo necessariamente sbrigativo, un po' a discapito della qualità, della profondità e della "artisticità", caratteristiche per fortuna rese ancora attuali dagli scatti in bianco e nero (ma non solo) di Francesco Cito.